12. Il carpino

Nascosto tra i bossi, si incontra un vecchio carpino. Questa specie è largamente diffusa nel Parco con esemplari anche secolari. Il carpino che potete osservare è molto antico, ma malato; recentemente, per questa ragione è stato interessato da un’intensa potatura di contenimento, in modo da abbassare la chioma e il carico e conservarlo in vita. La bellezza del suo tronco, vetusto e deperiente, traforato come un merletto, permette al visitatore di osservare le fasi di vita della pianta e l’azione dei funghi, responsabili del deteriorarsi del legno.

Il carpino (Carpinus betulus) è diffuso in tutta Italia soprattutto nelle zone montane, fino a 900 m d’altitudine. In passato lo si trovava diffusamente nei querco-carpineti di pianura, ormai quasi scomparsi per via delle bonifiche. Possiede una chioma assai compatta con foglie lisce, alterne, lievemente seghettate e dalla scorza liscia e scanalata, inconfondibile.

Una sua peculiarità, che lo rende prezioso nei lunghi mesi freddi, è la capacità di conservare foglie secche sui rami per tutto l’inverno, fino allo schiudersi delle gemme, in primavera.

Proseguite ora lungo il viale e fermatevi nei pressi dell’affaccio sul grande prato centrale, alla vostra sinistra.

Un giovane esemplare di Fagus Tricolor richiama le tonalità dell’imponente faggio rosso che cresce sul lato opposto.