3. Il ginko

Il nostro percorso di scoperta del Parco inizia di fronte a un meraviglioso e antico esemplare di ginko biloba.

Il ginko biloba è un “fossile vivente”, esistente sulla Terra già 250 milioni di anni fa. Sopravvissuto attraverso i secoli grazie alla coltivazione nei giardini e nei templi cinesi, fu introdotto in Europa all’inizio del Settecento, e venne subito apprezzato per il suo portamento e le caratteristiche foglie a ventaglio bilobato.

Durante i mesi estivi è piacevole intrattenersi e passeggiare sotto la sua grande chioma e avvertire la frescura che arriva dal sottobosco. Trascorrete qualche minuto sotto il ginko: ammirate la maestosità di questo esemplare che supera ormai i 30 metri.

La circonferenza del suo tronco sfiora i 5 metri ed è impossibile abbracciarlo da soli. Avvicinatevi alla robusta corteccia: liscia, profondamente incisa, dalle sfumature grigio bruno, e osservate le imponenti radici alla base del tronco.

Le foglie del ginko hanno la curiosa forma di un piccolo ventaglio o di una farfalla, con un lungo picciolo e una lamina di un bel verde, chiaro e brillante.

Il nome della specie “biloba” deriva infatti dal latino bis e lobus, con riferimento alla divisione in due lobi delle foglie. Per i cinesi la forma bilobata delle foglie, già 3000 anni avanti Cristo, rappresentava la compresenza dello yin e dello yang, le due forme di energia che governano la vita dell’uomo, delle cose e della natura.

Il ginko è un albero dalle grandissime capacità di resistenza e adattamento. Oltre che al freddo resiste alla siccità, è immune agli insetti, ai funghi e a ogni specie di parassiti, oltre che all’inquinamento atmosferico e industriale. Si racconta che quando, nel 1945, sul Giappone si abbatté la bomba atomica, un vecchio ginko che si trovava all’esterno dell’Osservatorio di Hiroshima andò completamente carbonizzato. Qualche tempo dopo, però, tra i resti del tronco si intravedevano già segni di vita e un verde germoglio che si faceva spazio intorno.

A fine estate vi potrà capitare di vedere ingiallire le prime foglie, che si preparano lentamente a mutare colore in autunno, tra mille sfumature dorate. Osservare il ginko vestirsi d’oro è uno spettacolo emozionante che questo importante albero regala ogni anno ai visitatori del Parco. La vicinanza con l’acero che si tinge di rosso e i tassodi che si imbruniscono, renderà questo angolo del giardino tra i più pittoreschi.