25. Nei pressi della Citroniera

Vi suggeriamo di osservare la vegetazione varia che cresce intorno alla Serra: partendo dal cancello si riconoscono un gruppo di Hydrangea quercifolia, ora in riposo vegetativo, particolarmente interessanti in estate e in autunno per via dell’intensa colorazione delle foglie che ricordano quelle della quercia.

Si susseguono poi cipressi dell’Arizona, della varietà glabra, sempreverdi riconoscibili per il colore argentato delle foglie squamiformi e per la corteccia bruno-rossastra e pini bianchi americani, anche noti come pini di Weymuoth, conifere di grandi dimensioni originari della zona orientale del Nord- America, che portano aghi radunati in mazzetti morbidi e pendenti.

Un giovane esemplare di pioppo tremulo dalla corteccia chiara appare in primo piano, sullo sfondo di numerosi tassi.

Nei mesi da dicembre a febbraio il parco è addormentato, le piante non vanno disturbate e il giardiniere si aggira silenzioso, un custode attento del luogo, limitandosi a ripulire i viali di accesso al giardino. È importante che le piante non subiscano alcuno stress nel momento del riposo vegetativo.

Non è necessario neppure provvedere all’irrigazione del Parco in quanto l’umidità tipica della stagione fredda e la brina, unite alle precipitazioni atmosferiche, sono in genere sufficienti a garantire il fabbisogno delle piante.

In caso di nevicate è sempre opportuno un sopralluogo nel giardino per verificare che carichi eccessivi non gravino sui rami e sugli arbusti e questi non si spezzino.

Generalmente dal mese di febbraio il giardiniere inizia a ripulire il parco dalle foglie secche, lungo i sentieri, sul prato e sotto i grandi alberi: è importante preparare il giardino all’arrivo della bella stagione.

Bisogna liberare il terreno per farlo respirare; in questo modo si agevola la crescita delle piante del sottobosco come primule, crocus e violette che spunteranno per prime.

Nel frattempo è opportuno rimuovere anche i rami secchi che il vento avrà spezzato e che si saranno depositati vicino agli alberi e agli arbusti e ripristinare il terreno là dove talpe e piccoli animali hanno lasciato evidento segni del loro passaggio e della loro presenza.

Se necessarie tra febbraio e marzo, a seconda del clima e del suo andamento, devono avere luogo le potature dei grandi alberi e degli arbusti a fioritura estiva in modo da intervenire ancora nel momento del letargo invernale, per evitare di creare danni alla pianta durante la sua stagione vegetativa, quando si verificherebbero inutili perdite di linfa vitale. Nel Parco gli alberi non sono mai sottoposti a drastiche potature per rispondere a criteri puramente estetici, ma sono lasciate libere di svilupparsi quanto più possibile, intervendo solo in caso di necessità. Una pianta libera di crescere e di allargarsi nello spazio si mostrerà in tutta la sua bellezza, rivelando la vera architettura di tronco e rami.

La fine dell’inverno è il momento giusto anche per provvedere ad alleggerire rose, ortensie e arbusti, rimuovendo i rami morti e il fiori secchi residui sui rami; questo accorgimento serve a dare spazio ai nuovi getti. Allo stesso tempo si provvederà alla concimazione per dare forza alle piante che fioriscono in primavera.

La visita del Parco sta per terminare; vi invitiamo a lasciare la Citroniera e proseguire lungo il sentiero dove osserverete, sulla destra, un pianta davvero molto originale: il lillà delle Indie. Si fa riconoscere perchè è nuda e la copre solo una corteccia chiara, liscia e sottilissima.