1. Benvenuto

Vi diamo il benvenuto con un pensiero di Jorn de Précy, tratto da “E il giardino creò l’uomo”:

Il tempo del giardino è quello della vita. Non ci spinge in avanti, come il tempo meccanico che governa le nostre esistenze, perché un vero luogo ci radica sempre nel tempo presente, qui e ora. Non vi sono scopi da ottenere, né obiettivi da raggiungere, perché la vita ha un solo fine: se stessa. (…) Ritrovare questa vita, la vera vita, e questo tempo della natura che è anche il nostro vero tempo, il tempo che conosce il nostro corpo animale: ecco cosa ci spinge ad aprire il cancello di un giardino e a entrarvi, ogni volta come se ci accingessimo a entrare in un mondo a parte sepolto dentro di noi. Questo è il dono del giardino. (…) Ora, respirando tutta la bellezza del luogo, tuffandomi nel suo mistero, comprendo questa sensazione. Qui si vede che il mondo dorme. E forse questo giardino è il suo sogno.”

Il Castello di Miradolo e il suo Parco sono la sede della Fondazione Cosso, una realtà senza scopo di lucro che nasce nel 2008, grazie alla volontà e alla dedizione della famiglia Cosso.

La Fondazione promuove eventi e attività di interesse culturale e sociale, che hanno luogo negli spazi della dimora e sul territorio.

Le iniziative sono molte e spaziano dagli eventi espositivi – che hanno ospitato capolavori di Caravaggio, Tiziano, Rubens, Beato Angelico, Guercino, Tiepolo – a quelli musicali e performativi; ad essi si affiancano percorsi di formazione soprattutto rivolti alle scuole e attività sociali.

Il restauro del Castello di Miradolo e del suo Parco storico, così come la loro valorizzazione, è uno dei progetti strategici della Fondazione: per mettere in luce questo luogo prezioso ha intrapreso un’approfondita ricerca storica per ricostruirne la memoria, attraverso fonti archivistiche e recenti testimonianze orali.

La Fondazione lavora per riportare alla luce le origini di questo patrimonio e restituirlo al territorio come parte integrante della sua storia, con l’obiettivo di renderlo, completati i restauri, interamente accessibile al pubblico. In questo modo, in continuità col suo passato, il Castello di Miradolo è tornato alla sua antica funzione di polo culturale e di laboratorio di idee, rievocando il cenacolo che, tra Ottocento e Novecento, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, antica proprietaria della dimora, aveva saputo creare intorno a sé.

Per far sì che ciò avvenga, al secondo piano del Castello, uffici e laboratori accolgono gli otto dipendenti della Fondazione Cosso e tutti i collaboratori che lavorano alla realizzazione di questo ambizioso progetto. Sono persone che, insieme alla Famiglia Cosso, dedicano il proprio tempo e le proprie energie alla promozione della bellezza e alla cura della comunità, persone che riconoscono questi valori come necessari per alimentare la costruzione di un auspicabile e indispensabile nuovo senso di appartenenza e coscienza civile.