18. L’orto di Francesco

Questo angolo del Parco ci racconta la storia di Francesco, l’ultima persona che ha abitato stabilmente il Castello di Miradolo, fino alla fine della sua lunga vita, sopraggiunta non molto tempo fa.

Figlio dei custodi al servizio della contessa Sofia di Bricherasio, Francesco non si è mai mosso dal Castello di Miradolo, neppure dopo la nascita della Fondazione Cosso, dove viveva occupando la casa che vedrete più avanti, appena varcata la corte rustica. Dal 2008 egli ha infatti continuato a prendersi cura di questo luogo, insieme alla nuova proprietà, con la quale aveva instaurato un bellissimo rapporto di fiducia e di rispetto.

Proprio davanti a voi, per molti anni, Francesco ha coltivato con amore e perizia un piccolo orto che è intenzione della Fondazione Cosso ripristinare per dare vita a nuovi progetti formativi e sociali legati alla natura e alla pratica dell’agricoltura.

Incorniciato da una quinta di bambù, la fioritura bianca e delicata di un pero attira l’attenzione, tra aprile e maggio. Ci regalerà i suoi frutti in autunno.

Spesso ritroviamo nel Parco un uccello molto ghiotto di frutta, è il merlo: un animale onnivoro che apprezza in modo particolare frutti e bacche, e che per questa ragione trova il suo habitat naturale nel sottobosco, nei frutteti e nei vigneti.

In questa stagione gli uccelli maschi diventano più rumorosi e cambiano il piumaggio abbandonando le vecchie piume, sostituite da altre nuove e più belle, allo scopo di attrarre le femmine che prediligono gli esemplari con un piumaggio perfetto, sinonimo di salute e di forza.

La passeggiata prosegue alla scoperta di un altro gigante del Parco che con la sua imponenza conquista il visitatore: è il cipresso calvo, ben visibile da dove vi trovate; raggiungetelo seguendo il corso del canale che scorre accanto alla radura, in direzione dell’antica dimora dei conti Cacherano di Bricherasio. Un passaggio in pietra vi permetterà di attraversare.