Vi trovate in corrispondenza della parte più antica della proprietà, la zona rustica e produttiva, dove potrete riconoscere facilmente l’antico forno, ancora funzionante, la legnaia e il lavatoio, in corrispondenza del canale, sovrastato dall’antico fico.
Un cancello identifica la corte rustica interessata da importanti interventi di restauro curati dalla Fondazione Cosso che opera con l’obiettivo di rendere la dimora completamente accessibile al pubblico, restituendo così alla collettività un’importante risorsa. Fanno parte del complesso rustico anche la stalla, la casa del fattore e quella del giardiniere, e il fienile.
Si arrampica intorno alle colonne del cancello la Wisteria sinensis, un bellissimo glicine dalla fioritura tra il blu e il viola. Arbusto rampicante di provenienza asiatica, il glicine abbellisce i nostri giardini con spettacolari fioriture colorate, all’inizio della primavera: grandi infiorescenze a grappolo cadono a pioggia dopo essersi schiuse da boccioli argentati, con un effetto davvero scenografico.
Tra i rampicanti rustici il glicine si distingue anche per il profumo dei fiori, associati nella tradizione al sentimento di amicizia e di benevolenza.
Deve il suo nome al botanico Thomas Nutall che volle rendere omaggio a Capar Wistar, medico e anatomista presso l’Università della Pennsylvania, che visse tra il XVIII e il XIX secolo, dedicandogli la scoperta di questa pianta.
Al fondo della corte rustica in primavera ci regala i suoi fiori rosa anche il Prunus serrulata Kanzan, noto come ciliegio giapponese. È un albero deciduo di medie dimensioni proveniente dall’Estremo Oriente. La sua fioritura delicata fa sì che in Giappone il fiore di questo ciliegio sia stato associato alle virtù del Samurai, tra cui la purezza.
E ora dirigetevi verso l’ingresso secondario, il cancello su via della Ressia, dove comincia il viale di tigli.