La Corte Nobile

La Corte Nobile

Descrizione

Dal 2024, una frase ritorna spesso tra le persone che vivono quotidianamente il Castello: “Sembra sia sempre stato così”.
Il recente restauro è stato ispirato da un piccolo acquerello dell’800 che raffigurava questo scorcio tra vasi e aiuole fiorite: la semplicità apparente conservava la risposta per un’identità smarrita e dimenticata. Sulla facciata d’ingresso le Hydrangee Annabelle, una varietà americana, una “prima della classe”, robusta, i cui fiori bianchi sembrano, in primavera, far galleggiare il Castello su una nuvola, per virare, in autunno, a un verde pastello su petali di carta da spolvero.
Sull’altra facciata, i vasi in terracotta di Impruneta, di un rosa inconfondibile e caldo, complementare per cromíe alla salvia e alla limonaria, i cui profumi, d’estate, ricordano che un giardino accende tutti i nostri sensi. La limonaria è una pianta speciale: in Marocco viene chiamata Erba Luigia o Luisa, arriva dalle montagne del Perù, ha bisogno di pochissima acqua, è abbastanza robusta e può essere piantata all’aperto anche in Piemonte, purché ci sia sempre, come qui, un muro alle sue spalle. L’architetto Paolo Pejrone, che l’ha scelta per questo luogo, ci ricorda che non dovrebbe mai essere comprata ma sempre regalata