Le mostre organizzate dalla Fondazione Cosso sono il frutto di inediti progetti di ricerca e di studio che nascono dal confronto con le visioni di curatori e collaboratori di cui la Fondazione si avvale per curare ogni aspetto: allestimento, testi espografici, progetto luci, installazione musicale, servizio di audio guide.
Le mostre si plasmano sugli spazi del Castello di Miradolo, cornice storica e architettonica di grande valore: le opere sono posizionate in armonia e in dialogo con esso, in modo da esaltare la loro bellezza, valorizzata da una giusta collocazione e illuminazione.
Dal 2008 ospitiamo i maestri dell’arte
Le attività della Fondazione Cosso inaugurano nel 2008 con una mostra dedicata al pittore Lorenzo Delleani e ai suoi allievi; il famoso paesaggista biellese aveva impartito lezioni di pittura anche alla contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima erede della famiglia e proprietaria del Castello di Miradolo, dimora che il Maestro amava frequentare nel corso dell’Ottocento.
Dal 2008 la Fondazione dà vita a progetti espositivi unici che offrono la possibilità di conoscere la vita e le opere dei protagonisti della storia dell’arte italiana ed europea ma anche di personalità meno note ma altrettanto importanti, artisti che hanno saputo essere innovatori del loro tempo.
Nelle sale storiche del Castello hanno già trovato ospitalità i capolavori dei più grandi Maestri, come Caravaggio, Tiziano, Lotto, Raffaello, Rubens, Tiepolo ma anche di artisti moderni e contemporanei il cui riconoscimento è tardato ad arrivare, come per Luigi Spazzapan o Fausto Melotti. Le opere provengono da prestigiosi musei e collezionisti privati nazionali e internazionali.
Da un metro in giù
Per guardare un quadro serve una sedia. (Paul Klee)
Le mostre sono sempre accompagnate da uno speciale percorso didattico nelle sale: ideato dalla Fondazione Cosso e dal progetto artistico Avant dernière pensée, Da un metro in giù è una ricerca immaginata per occhi nuovi, per orecchie attente, per mani curiose, per fantasie sconfinate e destinata a tutti i visitatori.
È un luogo preciso, sotto l’opera d’arte, che nasce ad altezza di bambino ma influenza l’esperienza di ogni visitatore; è uno spazio in cui giocare, riflettere, approfondire, che parte dal basso, dal luogo apparentemente meno nobile ma più libero di contenuti, per permettere di conoscere in modo inedito l’opera d’arte e aiutare a comprenderla, ognuno a modo proprio.
Da un metro in giù è il tentativo di costruire una sedia adatta a un punto di vista differente da quello cui, spesso, le esposizioni ci invitano, ci spingono, ci costringono.
Un luogo di esperienza e, insieme, un luogo espositivo. Uno spazio non circoscritto a una sala didattica, ma diffuso lungo tutto il percorso espositivo.