Il progetto artistico Avant-dernière pensée nasce nel 2009, da un’idea di Roberto Galimberti, e da allora ha il proprio centro di ricerca e sperimentazione al Castello di Miradolo.
Con un gruppo di lavoro formato da musicisti e tecnici, Avant-dernière pensée propone al pubblico performance artistiche che stabiliscono nuovi legami tra discipline differenti, attraverso forme di esecuzione della musica classica e contemporanea originali.
Le performance si plasmano sugli spazi del Castello di Miradolo e del suo Parco, in connessione con la storia del luogo, le sue bellezze, i progetti espositivi allestiti nelle sale storiche. Sono eventi unici e non vengono ripetuti altrove.
Ogni anno, dal 2009, Avant-dernière pensée presenta al Castello di Miradolo il Concerto d’Estate e il Concerto di Natale: il 21 giugno, in occasione del Solstizio d’Estate, il primo, e il 25 dicembre, per la Festa del Natale, il secondo, più tutte le repliche.
Un concerto destrutturato
Avant-dernière pensée pone il pubblico al centro dell’esecuzione grazie a un inedito e innovativo sistema di ripresa e diffusione del suono che permette ai musicisti di esibirsi senza vedersi, lontani nello spazio. Talvolta l’esecuzione è sincronizzata con disegni di luci di forte impatto emotivo e proiezioni di grandi video scenografie.
Il pubblico si trova ad attraversare l’esecuzione, sia che essa abbia luogo all’interno del Castello che nel Parco: può scegliere tra punti d’ascolto molteplici, può incontrare uno strumento in una sala senza che questa ospiti un palcoscenico o posti a sedere assegnati, è libero di muoversi nelle immediate vicinanze dell’esecutore oppure può fruire dell’ascolto globale ed equilibrato della partitura negli spazi di transito tra i musicisti.
La partecipazione al concerto muta verso una nuova condizione di coinvolgimento reale e concreto su piani differenti: le voci, la musica, le luci, le proiezioni concorrono insieme a comporre un insieme unitario in grado di generare molteplici suggestioni sensoriali ed emotive. Il concetto classico di concerto viene reinterpretato e la creazione e l’uso di inedite tecnologie diventa un mezzo compositivo ed estetico.