B. La Radura
Le origini della Dimora risalgono al Seicento.
Nella seconda metà del Settecento, Maurizio Massel di Caresana trasforma l’antica “cassina” di Miradolo in un’elegante residenza nobiliare. In questa radura, come suggeriva la moda dell’epoca, si trovavano un giardino formale o “all’italiana” e una peschiera; l’antico ingresso principale, come si osserva dalle planimetrie ritrovate nel Fondo archivistico del Castello, attraversava le aiuole regolari e geometriche e collegava l’antico viale di tassi, che ancora oggi segna i confini del Parco lungo via Della Ressia, e l’originario accesso alla Dimora, che mostra tuttora tracce dello stemma della casata.
Con l’intervento di Xavier Kurten, il più grande architetto paesaggista del tempo cui Elisabetta Ferrero della Marmora affida la trasformazione del Parco nel 1824, questa radura cambia: la peschiera si trasforma in un piccolo lago, ora andato perduto, circondato da meravigliosi esemplari di Taxodium distichum, detto anche Cipresso calvo.
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