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Descrizione

Il Castello di Miradolo e il suo Parco sono la sede della Fondazione Cosso, una realtà privata senza scopo di lucro che nasce nel 2008, grazie alla volontà e alla dedizione della Famiglia Cosso.

La Fondazione promuove progetti e attività di interesse culturale e sociale con l’obiettivo, tramite la ricerca e l’utilizzo dei linguaggi creativi e per mezzo di un approccio multidisciplinare, di promuovere il consumo e la frequentazione culturale quale strumento indispensabile di lettura delle complessità del mondo e di sé stessi.

Il restauro del Castello di Miradolo e del suo Parco storico, così come la loro valorizzazione, è uno dei progetti strategici della Fondazione che, dal 2007, lavora per riportare alla luce le origini di questo patrimonio e restituirlo al territorio come parte integrante della sua storia, con l’obiettivo di renderlo interamente accessibile al pubblico. In questo modo, in continuità con il suo passato, il Castello di Miradolo è tornato alla sua antica funzione di polo culturale e di laboratorio di idee, rievocando il cenacolo che, tra Ottocento e Novecento, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, antica proprietaria della dimora, aveva saputo creare intorno a sé.

Quando, nel 1950, la contessa Sofia muore, il Castello di Miradolo viene incluso nel ricco lascito testamentario in favore della Piccola Opera della Divina Provvidenza di don Orione, che adibisce il Palazzo e il suo Parco a casa per esercizi spirituali e residenza estiva per anziani. In quegli anni vengono realizzati pesanti interventi, in molti casi irreversibili e non coerenti con la storicità del luogo, che hanno profondamente trasformato la dimora nella struttura, nelle finiture, nei materiali impiegati e nell’apparato decorativo. Gli arredi originali vengono venduti o rubati; numerosi grandi alberi presenti nel Parco sono abbattuti per venderne la legna e sostituiti con specie botaniche lontane da quelle immaginate per il disegno originario.

Dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, il Castello di Miradolo vive nell’abbandono e nell’oblio, fino a quando un gruppo di privati lo acquista e lo ha affida alla Fondazione Cosso per le sue attività.

Io sono Paola Eynard, Vicepresidente e Direttrice della Fondazione Cosso. Dal 2007, con Maria Luisa Cosso Eynard, che presiede questo Ente, ci prendiamo cura di questa dimora e del suo Parco. Insieme, abbiamo lavorato per far riemergere la loro identità smarrita e, attraverso l’osservazione e la cura, passo dopo passo, in ascolto, questo luogo offeso e abbandonato è tornato a risplendere e può oggi arricchire le giornate di chi sceglie di passare qualche ora con noi.

Ogni antico palazzo ha delle storie da raccontare, ogni giardino storico ha un genius loci, uno spirito del luogo che aleggia nel tempo. Ci auguriamo che questo cammino insieme possa accompagnare i vostri sguardi a posarsi sulla natura di ogni edificio, di ogni giardino, di ogni bosco o parco pubblico con meraviglia. La stessa che abbiamo provato quando il Castello e il suo Parco, che c’erano prima di noi e che ci saranno dopo di noi, ci hanno incontrato.

Lungo il cammino saranno segnalati i principali punti di interesse: i grandi alberi, gli arbusti, gli scorci panoramici, gli affreschi, le differenti sale, i personaggi che hanno abitato questo luogo. Digitando sulla tastiera dell’audioguida i numeri o scansionando i QR code potrete ascoltare i contenuti corrispondenti.

Alcune piccole raccomandazioni prima di iniziare la visita.

Prendetevi il tempo per ascoltare, vedere, percepire, per leggere, con tutti i vostri sensi, tra le stanze, tra gli alberi, nei viali, quanto di voi ritrovate qui: in questo modo ci auguriamo possa essere più semplice godere della visita rispettando questo luogo, non raccogliendo piante e fiori, non gettando nulla a terra, non disturbando un tempo e uno spazio che sono parte di tutti noi.

Benvenuti e buona visita.




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