Il Tulipier
Il Tulipier o liriodendro, detto comunemente "l'albero dei tulipani", con i suoi circa quaranta metri, è l'albero più alto del Parco: è uno degli alberi più rappresentativi dei giardini ottocenteschi e dei parchi all'inglese.
Appartiene alla famiglia delle Magnoliacee ed è originario della costa orientale degli Stati Uniti d’America. Il nome deriva dai suoi fiori molto profumati, di forma simile ai tulipani, che assumono, nel mese di maggio, un bel colore tra il giallo e l'arancio.
La corteccia è attraversata da profonde scanalature che salgono regolari dalla base alla cima; l’attaccatura del fusto al terreno colpisce per le radici possenti; per la sua crescita vigorosa ama le superfici ricche di humus, come quelle dei prati.
Le grandi foglie sono tremole al vento come quelle del pioppo; d'autunno, quando calano le temperature in modo improvviso e iniziano le lunghe piogge, il Tulipier, come il liquidambar e l'acero, regala un ultimo colpo di colore.
Il Tulipier è stata una delle prime specie americane introdotte in Europa nel XVIII secolo: al tempo della colonizzazione inglese del Nord-America, i giardinieri e i ricchi proprietari terrieri del vecchio continente erano ansiosi di conoscere e di poter acquistare piante esotiche provenienti dal nuovo mondo e, per questo, nacquero proficui commerci tra le colonie e l’Inghilterra.
Il pioniere della botanica John Bartram, ad esempio, era solito condurre impegnative spedizioni di ricerca di piante e di semi nei dintorni di Philadelphia, da spedire sulle navi dirette in Inghilterra, al suo socio in affari Peter Collinson, grande appassionato di botanica, il quale avrebbe provveduto a diffonderle presso amici e nobili del suo tempo. Il liriodendro colpiva per la sua imponenza, e soprattutto, per lo spettacolo che sa regalare in autunno.

Il Tulipier o liriodendro, detto comunemente “l’albero dei tulipani”, con i suoi circa quaranta metri, è l’albero più alto del Parco: è uno degli alberi più rappresentativi dei giardini ottocenteschi e dei parchi all’inglese.
Appartiene alla famiglia delle Magnoliacee ed è originario della costa orientale degli Stati Uniti d’America. Il nome deriva dai suoi fiori molto profumati, di forma simile ai tulipani, che assumono, nel mese di maggio, un bel colore tra il giallo e l’arancio.
La corteccia è attraversata da profonde scanalature che salgono regolari dalla base alla cima; l’attaccatura del fusto al terreno colpisce per le radici possenti; per la sua crescita vigorosa ama le superfici ricche di humus, come quelle dei prati.
Le grandi foglie sono tremole al vento come quelle del pioppo; d’autunno, quando calano le temperature in modo improvviso e iniziano le lunghe piogge, il Tulipier, come il liquidambar e l’acero, regala un ultimo colpo di colore.
Il Tulipier è stata una delle prime specie americane introdotte in Europa nel XVIII secolo: al tempo della colonizzazione inglese del Nord-America, i giardinieri e i ricchi proprietari terrieri del vecchio continente erano ansiosi di conoscere e di poter acquistare piante esotiche provenienti dal nuovo mondo e, per questo, nacquero proficui commerci tra le colonie e l’Inghilterra.
Il pioniere della botanica John Bartram, ad esempio, era solito condurre impegnative spedizioni di ricerca di piante e di semi nei dintorni di Philadelphia, da spedire sulle navi dirette in Inghilterra, al suo socio in affari Peter Collinson, grande appassionato di botanica, il quale avrebbe provveduto a diffonderle presso amici e nobili del suo tempo. Il liriodendro colpiva per la sua imponenza, e soprattutto, per lo spettacolo che sa regalare in autunno.
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