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IO CREO – Le passeggiate narrative ARTE e NATURA

E’ il modulo dedicato alla produzione creativa ed è gratuito per gli Istituti Scolastici.

Per l’a.s. 2022/2023 il percorso si sviluppa attorno all’idea di “passeggiata narrativa”: l’ispirazione nasce dalle lezioni delle “Charles Eliot Norton Lectures” all’Università di Harvard, condotte da Umberto Eco nel 1992-1993, dal titolo “Sei passeggiate nei boschi narrativi”.

In queste lezioni, Umberto Eco affronta il tema della retorica dei processi narrativi con esempi tratti da Italo Calvino, Achille Campanile, Gustave Flaubert e molti altri, affermando che “Il bosco è una metafora, non solo dei testi fiabeschi, ma del testo narrativo” e che ogni finzione narrativa costruisce un vero e proprio mondo. In questi sei interventi il filosofo analizza i diversi ruoli coinvolti nella narrazione, i tempi, le funzioni di realtà e finzione e indaga la nostra tendenza a costruire la vita come un racconto, affermando “il nostro modo normale di render conto dell’esperienza quotidiana prende la forma di una storia”.

Le “Passeggiate narrative” si articolano come cammini tematici nei quali ispirazioni artistiche e citazioni letterarie si intrecciano alle parole degli studenti per raccontare al pubblico, in varie forme e attraverso prospettive differenti e nuove, il Parco del Castello di Miradolo e la prossima mostra in programma all’interno delle sale, dal titolo “Christo e Jeanne-Claude. Projects”.

Due percorsi, dunque: arte e natura.

Il Parco all’Inglese di sei ettari, il gusto per l’esotismo, le differenti specie floreali che divengono immagine letteraria e simbolica dell’esistenza sono al centro delle Passeggiate narrative dedicate ai temi della natura e del paesaggio.

Il percorso dedicato all’arte, invece, si lega alla mostra 2022/2023. Un anno dopo la scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica alla coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione, la mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects”. Il percorso di visita racconterà di un’arte che trascende i limiti tradizionali della pittura, della scultura e dell’architettura, la cui natura effimera ma impressionante sfida la convinzione consolidata nell’immortalità dell’arte, creando nei visitatori il bisogno di partecipare e sperimentare l’opera. Con allestimenti essenziali, temporanei, sempre liberi e gratuiti, Christo e Jeanne-Claude sono stati in grado di trasformare radicalmente oggetti e paesaggi, così come la conoscenza e il rapporto che gli spettatori e gli abitanti avevano dei luoghi sui quali sono intervenuti.

Ogni esperienza avrà la durata massima di 20 ore, delle quali 15 circa di lavoro in presenza, con gli operatori, e 5 di lavoro in autonomia. Le ore saranno organizzate in 4 o 5 incontri, a cui si aggiungerà una presentazione finale, aperta al pubblico.

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