74. Sacco

74. Sacco

CODICE: 74

Caratteristiche morfologiche

FIORE

FIORE
Doppia imbricata
DIAMETRO
6,0 – 6,8 cm
PROFONDITÀ
Doppia imbricata
DIMENSIONE
Piccola
PETALI
Numero: 44 - 57
Forma: Tondeggiante (esterni), ellittica (interni)
Superficie: Piana (convessa nei petali più esterni)
Margine: Inciso
Colore: Rosa (58 D)
STAMI
Numero: 0
Disposizione: -
Colore filamenti: -
Colore antere: -
PETALOIDI
Numero: 0
Disposizione : -
VARIEGATURE
Tipo: Striature e rare marmorizzazioni
Colore: Bianco (155 C)
ALTRE CARATTERISTICHE
Altre caratteristiche/annotazioni: Venature evidenti

FOGLIA

LUNGHEZZA
8,0 – 9,5 cm
LARGHEZZA
4,5 – 5,5 cm
FORMA
Lamina: Ovata
Apice: Acuto
Margine: Brevemente seghettato
COLORE
Pagina superiore: 147 A
Pagina inferiore: 146 B

Esemplare osservato

Località
San Secondo di Pinerolo, Parco del Castello di Miradolo (TO)
Numero
74
Provenienza della pianta madre
Eden, Collezione Rovelli, Pallanza – N. 67
Fioritura
Periodo: Tardivo Densità: Bassa
Dove osservare la stessa varietà
‘La Margotta’ di Mario Carmine – Cannero Riviera (VB) Villa Anelli – Oggebbio (VB)

Notizie storiche e bibliografiche

Origine
Italiana
Anno di costituzione
1839 circa
Costitutore
Sconosciuto - Milano
Sinonimi
-
Prima descrizione nota
Colla, 1843, Camelliografia, p.114, Torino: “Foglie ovato-oblunghe, mediocri (lungh. Cent. 8-9, largh. 4-5), acuminate, verdi pallide, con denti approssimati, acuti. Bottoni grandi, rotondato-ovati. Fiori grandi (Diam. Cent. 7-8), pieni. Calice colle scaglie ovato-rotondate, intiere, membranacee e poco scariose al margine. Sepali più grandi del doppio, ovato-oblunghi, verdognoli. Corolla di moltissimi petali tutti rosei, ovato-rotondati, quasi intieri, regolarmente disposti in in parecchi ordini, gl’interiori più piccoli e quasi dritti, quelli di mezzo gradatamente più grandi e quasi orizzontali, gli esteriori pendenti di maniera che il fiore compare quasi globoso, carattere specioso di questa varietà. Genitali abortivi.”
Ulteriori citazioni
Jacob Makoy, 1839, Catalogue, p.18: senza descrizione. Van Houtte, 1839, Catalogue, 1:8: senza descrizione. Anonimo, 1839, Revue Horticole, p. 205-207. Regione Piemonte, 2000, Camelie dell’Ottocento nel Verbano, p.214-215. 2006, Le Antiche Camelie dei Rovelli, p.124-125.
Prima illustrazione
-
Ulteriori illustrazioni
-
Note e osservazioni
La cultivar veniva commercializzata dallo Stabilimento d’Orticultura “Burnier e David” a Milano. Secondo diversi autori è identificabile con la stessa ’Sacco’, in quanto la “i” finale sarebbe solo la desinenza latina del genitivo di appartenenza (“la camelia di Sacco”). La cv ‘Sacco’, però, viene descritta diversamente, e quindi si può ritenere si tratti di due cultivar distinte. Secondo altri autori, come il Van Houtte, tutto il “gruppo” delle Sacco (‘Sacco’, ‘Saccoi’, ‘Sacco Vera’ e ‘Sacco Nova’) farebbe capo ad una sola cultivar, dalle caratteristiche fiorali molto variabili a seconda delle condizioni pedoclimatiche.

Dove si trova

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