11. Il faggio

Diffuso soprattutto nell’Europa centrale, oggi in Italia il faggio è più raro che nell’antichità, quando veniva sovente cantato dai poeti per la sua ombra rinfrescante, come accadde nelle Bucoliche di Virgilio.

Il Fagus sylvatica è una specie arborea decidua del genere Fagus, cui appartengono, tra gli altri, le querce e i castagni. Questo albero cresce spontaneo in tutta Europa.

E’ anche noto come faggio europeo ed è molto importante nei nostri boschi, dove spesso si ritrovano le faggete. Cresce soprattutto nei boschi collinari delle Alpi e sulla fascia appenninica, entro i 1000 m di altitudine.

Il Fagus sylvatica può raggiungere i 40 m di altezza e ha un bel fusto eretto e una corteccia di color grigio chiaro, liscia, con caratteristiche striature orizzontali. Questo albero non andrebbe potato, per permettere ai suoi rami di aprirsi e allargarsi, fino ad appoggiarsi al terreno circostante.

In primavera la chioma si adorna e spuntano i primi fiorellini che in estate mutano in frutti: piccoli e tondeggianti, ricordano la forma del riccio, con morbidi aculei.

Cercate ora l’uscita dal Boschetto, superando il Fagus e passando accanto alla grande ceppaia; il sentiero prosegue tra i due tassi e costeggia un gruppo di peonie.

Portatevi sul viale, incorniciato dalle siepi di bosso, per continuare con una bellissima passeggiata, che disegna un anello, costeggiando le mura di cinta del Parco, e che vi condurrà alla scoperta di nuovi angoli nascosti del giardino.