23. Il sentiero verso il faggio rosso

La passeggiata alla scoperta del Parco può ora proseguire imboccando il sentiero che si snoda accanto alla betulla: quello che è stato fino ad ora un percorso tra i giganti verdi del giardino, affacci sul grande prato e magiche atmosfere esotiche, diviene da qui una camminata immersi nel sottobosco.

 

Alla vostra destra si susseguono diversi esemplari di Picea abies, il peccio, o abete rosso. Una curiosità su questa specie è che in Svezia un gruppo di ricercatori dell’Università di Umea ha scoperto un albero le cui radici hanno circa 9500 anni, e il tronco, sopravvissuto alle glaciazioni, “solo” 600. Si tratta del più antico organismo vivente noto al giorno d’oggi.

 

L’abete rosso è la specie più diffusa nelle grandi foreste dell’Europa del Nord e caratterizza il bosco delle regioni fredde. Ha sviluppato strategie di sopravvivenza non dannose per gli alberi concorrenti: ad esempio, ha radici superficiali, al contrario dell’abete bianco, del pino silvestre e del larice; la sua chioma non si allarga molto, lasciando luce e calore anche ai vicini. Alla competizione preferisce la cooperazione.

 

Proseguendo lungo il sentiero andate alla scoperta del liquidambar, lasciandovi guidare dal colore della chioma che spazia dal rosso all’oro. Le sue foglie ricordano quelle dell’acero per la forma.

Linneo stesso diede il nome a questa pianta nel 1753 facendo riferimento alla sostanza appiccicosa che si riconosce sollevando la corteccia dal tronco.

 

Sul lato opposto si distinguono alcuni cipressi di Lawson, la Chamaecyparis lawsoniana, una pianta sempreverde della famiglia delle Cupressacee, originaria delle coste occidentali degli Stati Uniti. Il nome di questa specie si rifà a John Lawson, il promotore della spedizione durante la quale la pianta venne scoperta per merito del botanico A. Murray.

 

Poco più avanti, dopo suggestivi scorci sul grande prato centrale, si riconosce alla vostra sinistra, in corrispondenza di un piccolo agrifoglio, il passaggio verso il grande faggio rosso, sotto la cui chioma si gode di una bella vista del Castello e delle sue torri.