5. L’angolo delle camelie

Un imponente platano sovrasta la vegetazione circostante, dai suoi oltre 35 metri di altezza. In autunno la sua chioma si è spogliata lasciando ben visibili i rami che si distinguono per la colorazione chiara, tra il bianco e il grigio scuro. Questo albero è molto diffuso nelle nostre città; introdotto in Piemonte nel periodo della dominazione napoleonica, grazie al bell’aspetto ornamentale e alla sua grande resistenza alle malattie era spesso utilizzato per creare grandi viali alberati, su ispirazione di quelli di Parigi.

Poco oltre cresce un bellissimo carpino dal tronco scolpito; è solo il primo di diversi esemplari significativi che si osserveranno nel Parco, durante la passeggiata.

Intorno a voi crescono imponenti cespugli di camelie della specie japonica, esemplari centenari introdotti nel Parco già nell’Ottocento. In inverno le antiche camelie hanno in bella vista le loro gemme, più o meno vistose a seconda della specie, che con l’arrivo della primavera si apriranno in morbide corolle.

Ci vogliono invece i primi freddi per far aprire le corolle della camelia sasanqua, arbusto sempreverde, nativo del Giappone meridionale, che produce fiori semplici rosa con stami dorati al centro, molto vistosi. I fiori, delicatamente profumati, sbocciano in abbondanza ma vivono solo pochi giorni prima di sfiorire e abbandonare a terra i loro petali a formare un caratteristico tappeto colorato.

Introdotti recentemente dalla Fondazione Cosso questi arbusti hanno una fioritura interessante, con i toni rossi, rosa, bianchi, screziati. La caratteristica di sbocciare dalla fine dell’autunno a inverno inoltrato ha valso a questo fiore il soprannome di “Camelia di Natale”.

Proseguite ora imboccando il viale coperto di ghiaia e dirigendovi verso il Castello e la sua torre rotonda, in corrispondenza dell’affaccio sul grande prato centrale del Parco. Lungo il cammino incontrerete sulla destra un gruppo di arbusti tra cui spiccano alcuni esemplari di Chaenomeles, specie di origine orientale nota per la fiortura precoce e variopinta alla fine dell’inverno, e una amamelide che si fa notare per la colorazione gialla di fiori e foglie.