19. Il Cipresso calvo

Sostate ad ammirare la bellezza di questo cipresso calvo, una specie esotica, molto particolare, che sicuramente vi incuriosirà.

Il termine “calvo”, associato al cipresso, è indicatore della sua caratteristica di perdere le foglie aghiformi in autunno. Infatti, pur essendo una conifera, verso la fine di novembre si colora di un bel rosso bruno, per poi abbandonare gli aghi.

Appartiene alla famiglia delle Cupressaceae ed è originario degli Stati Uniti da cui è stato importato per il suo grande valore ornamentale. Quello che avete di fronte è l’esemplare più maestoso tra i quattro presenti nel Parco: la posizione semi isolata e aperta gli ha dato modo di esprimersi in tutta la sua imponenza. Gli cresce accanto un ontano nero, noto per la preziosità del suo legno, resistente all’acqua e immarcescibile.

Gli altri tassodi, che a breve incontrerete, crescono affacciati sulla radura, nei presso dell’ingresso del Parco e in vicinanza di un canale; piante amanti dell’acqua prediligono infatti gli ambienti umidi ai quali si sono bene adattate sviluppando speciali radici aeree, chiamate pneumatofori, che gli consentono di respirare.

Quando deciderete di proseguire, camminate in direzione della corte rustica e superate il grande albero di fico, sulla destra, per scoprire insieme un altro scorcio suggestivo.