20. La betulla

All’inizio del viale delle ortensie cresce una betulla, un albero dal grande valore ornamentale, originario delle zone settentrionali montuose dell’Eurasia e del Nord- America. Nel tronco candido e nella corteccia liscia si racchiude grande parte della sua eleganza e della sua grazia.

 

La betulla aveva in passato un valore bene augurante e purificatorio, era considerato albero della luce e simbolo di saggezza; per questo, al tempo dei Romani, rami di betulla intrecciati formavano il frustino dei maestri. È stata anche oggetto di culti sciamanici, adorata dagli amerindi e dai popoli del Nord Europa.

 

L’esemplare che state osservando è una Betula pendula, che si distingue per la corteccia bianca-argentea, tipica dei climi settentrionali, tra la Scandinavia, la Russia e le regioni affacciate sul Mar Baltico. È nei freddi boschi del Nord che la betulla si diffonde maggiormente. Il suo nome viene da beith, albero, come era chiamata dai celti, e pendula, che rimanda al portamento dei rami.

 

Tendenzialmente le betulle vivono poche decine di anni e forniscono perciò poco legname, che è però di ottima qualità e viene utilizzato per creare articoli sportivi, come gli skateboard, e strumenti musicali, come i tamburi. Anticamente la sottilissima corteccia era sfruttata per creare strati impermeabili, piccoli recipienti o come carta.

 

La betulla è una specie pioniera, in grado cioè di insediarsi per prima in terreni di nuova formazione, come pendii franosi o aree devastate da incendi, e in natura si sviluppano spesso in foreste omogenee per età. Quando le betulle crescono, e si allargano, la foresta tende a divenire troppo buia per permettere a nuovi esemplari della stessa specie di farsi spazio e, per questo motivo, lentamente, i più vecchi scompaiono lasciando spazio a nuove specie, che generalmente sono querce e abeti, diversificando la popolazione del bosco.

 

Se gli alberi hanno un’influenza sugli uomini la betulla favorisce l’istinto ad andare in avanscoperta, ad essere fantasiosi, creativi, e a mantenere la giusta distanza dal quotidiano.