19. L’abete del Caucaso

L’abete del Caucaso (Abies nordmanniana) è un albero sempreverde e appartiene alla famiglia delle Pinaceae. Originario della Russia caucasica, del Mar Nero e dell’Armenia, fu scoperto dal botanico finlandese Alexander von Nordmann, a cui è attribuito il nome.

Ha chioma più densa di altri abeti, a forma conica, e può raggiungere i 45 m di altezza. Ha un portamento dritto, con un bel fusto eretto e corteccia rossastra. Le foglie, di colore verde scuro, sono aghiformi e quadrangolari, e i fiori maturano tra il mese di aprile e il mese di maggio.

I coni maschili in fioritura spuntano, di colore rosso, sulla parte inferiore dei germogli, alla base dell’albero, mentre i fiori femminili spuntano sui giovani germogli, in sommità della pianta. Questo abete necessita di una buona piovosità annuale, al di sopra dei 1000 cm annui, e predilige gli ambienti a clima umido.

Boschi naturali di abete rosso si trovano in Italia sulle Alpi, ad un’altitudine compresa tra i 1000 e i 2000 metri, e sull’Appennino settentrionale tra i 1300 e i 1700 metri.

L’abete del Caucaso è il tradizionale albero di Natale. Nel Nord Europa esisteva, inoltre, la tradizione di scegliere nei boschi l’abete rosso più bello e imponente da abbattere per festeggiare ogni anno la ricorrenza del solstizio d’inverno, con un grande falò. Da qui il passaggio dell’usanza pagana alla religione cristiana. In età precristiana assumeva un significato profondo per i popoli dell’Europa centrale, che gli attribuivano un legame tra mondo umano e divino.

Nel 1840 la Principessa Elena di Mecklenburg, che aveva sposato il duca di Orléans, figlio di Luigi Filippo, introdusse l’uso dell’abete come albero di Natale suscitando la sorpresa della corte parigina. Fu così che l’abitudine di decorare per Natale un abete si diffuse, a poco a poco, anche nei paesi latini, a simboleggiare la nascita del Cristo. Anche gli addobbi sono stati interpretati cristianamente: i lumini simboleggiano la luce che Cristo dispensa all’umanità, i frutti, i regali e i dolciumi appesi ai rami sono il simbolo della vita e dell’amore che Egli offre.

Cercate il passaggio tra i bossi e inoltratevi ora nel gran bosco di bambù, con i suoi altissimi fusti, i corsi d’acqua e il fitto fogliame. Sedetevi ad ascoltare la natura e perdetevi in un angolo senza tempo che sembra portarci in un disegno di Hokusai.